Archive for the ‘Arte’ Category

L’aerografo è uno strumento molto versatile, spesso associato alla decorazione di caschi, telai di moto o auto, in realtà garantisce ottimi risultati anche se utilizzato per la realizzazione di murales all’interno o all’esterno di abitazioni, attività commerciali o negozi. Grazie al particolare effetto sfumato il disegno sembrerà fondersi con la parete e diventerà un tutt’uno con essa. I colori utilizzati, acrilici a base d’acqua o smalti specifici per aerografo, non richiedono particolari preparazioni delle pareti ne fissaggi particolari a fine lavoro, salvo nei casi in cui il lavoro venga fatto all’esterno. I tempi di creazione dipendono dalle dimensioni del murale non che dai dettagli dello stesso, di conseguenza cambierà anche il prezzo.

Vi lascio ad alcune immagini dei lavori da me realizzati e che spero possiate apprezzare.

Per maggiori informazioni potete contattarmi alla mail flavio.fb@hotmail.it

LOCANDINA FB - Copia

Dopo un lungo periodo di assenza dal blog, durante il quale ho speso il mio tempo libero per la ristrutturazione di un nuovo laboratorio di aerografia, posso finalmente annunciare che Sabato 27 Maggio inaugurerò il mio nuovo spazio dedicato alla decorazione custom di oggetti, alla realizzazione di quadri e al bodypainting.

Per chi fosse in zona e non solo, l’invito è di passare a trovarmi all’indirizzo che trovate sulla locandina qui pubblicata. In esposizione troverete i miei lavori fatti su svariati supporti ed una serie di stampe fotografiche….non per ultimo vi sarà un buon rinfresco!

Vi aspetto

http://www.fb-airbrush-art.it

 

In questo nuovo articolo vi riporto un altro esempio di lavoro realizzato dal nostro team Colorsensation (www.colorsensation.it), nel quale due tecniche di decorazione sono state contemporaneamente messe in pratica durante due eventi inaugurali promossi dalle concessionarie BMW di Verona e Vicenza. Nello specifico sia la tecnica del bodypainting che quella del custompainting vengono eseguite in diretta e sotto gli occhi del pubblico presente presso gli autosaloni che ci hanno ospitato. Lo scopo era quello di promuovere il marchio BMW, scegliendo una grafica e dei colori che potessero accomunare sia il lavoro fatto sul corpo che quello fatto sulla carrozzeria. Nel primo caso la tecnica utilizzata dalle mie colleghe è il bodypainting pennello e spugna, mentre sulle auto il lavoro è stato da me realizzato interamente ad aerografo.

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Questo esempio, così come il lavoro fatto in campo motociclistico per il marchio Vyrus, di cui trovate un riassunto nelle pagine di questo blog, rappresenta un modo originale per promuovere un marchio con un tocco artistico che sempre lascia sorpreso il pubblico presente.

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Quest’arte trova spazio in svariate occasioni, dalle fiere alle convention, eventi inaugurali o promozionali, se interessati potete contattarci tramite il nostro sito www.colorsensation.it

Alla prossima

FB

Il lavoro che vi presento in questo step by step, pubblicato anche sulla rivista Tedesca “Art Scene International” e qui in versione italiana, nasce dal desiderio di una mia cliente di creare sulla propria moto una grafica che si abbinasse ai rivestimenti in finta pelle di serpente, utilizzati per coprire alcune parti della moto stessa.
Per l’esecuzione del lavoro mi concentrerò sul serbatoio, che risulta essere la parte più visibile dell’intera carrozzeria.
Dopo una ricerca fotografica “all’antica” tra gli scaffali della biblioteca, trovo l’immagine che fa al caso mio, una bellissima foto di un serpente a sonagli, a questo punto non mi resta che cominciare.

MATERIALI UTILIZZATI:
Scotch brite e pasta opacizzante
Vernici da carrozzeria Glasurit serie 55
Pistola Asturo con ugello 0.5
Aerografo Paasche vsr 90
Aerografo Paasche vjr

STEP 1

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Per prima cosa provvedo ad opacizzare il serbatoio utilizzando un panno scotch brite grigio e della pasta opacizzante fine.

STEP 2

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Essendo il serbatoio di colore nero, per poter trasferire il disegno e dare risalto ai colori, provvedo a verniciare di bianco l’area superiore dove il disegno dovrà essere creato.
Per questa fase mi avvalgo di una piccola pistola a spruzzo con ugello 0.5.
Questa base bianca è perfetta per tracciare le linee a matita, nell’immagine si può già notare un bozzetto dettagliato del soggetto, realizzato partendo dalla foto di riferimento.

STEP 3

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Procedo ora alla colorazione, utilizzando una base beige ed un aerografo Paasche vsr 90 con ugello 0.2, in modo da ottenere una stesura di colore rapida e allo stesso tempo precisa. Successivamente utilizzando il marrone inizio a definire la trama della pelle del serpente e le ombre dello stesso.

 STEP 4

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Terminata la prima stesura di colore, passo ora ad una fase che richiede maggiore precisione, per tale motivo utilizzerò un aerografo Paasche vjr con ugello 0.1.
Nello specifico, con il colore bianco comincio a definire una ad una e senza l’ausilio di mascherine tutte le squame da cui è composta la pelle del serpente.
Il lavoro come noterete nei successivi step è un continuo alternarsi di fasi dove vengono utilizzati colori scuri e colori chiari, fino ad ottenere il risultato desiderato.

STEP 5 

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Infatti terminata la colorazione con il bianco, utilizzo nuovamente il marrone con l’aggiunta di un po’ di giallo per ripassare tutte le squame, con l’intento di ottenere il colore visibile nella fotografia di riferimento.

STEP 6,7

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In questa breve sequenza di immagini è possibile notare come il procedimento sopra descritto venga nuovamente ripetuto, apportando piccole variazioni alle tonalità del colore ed agendo sulle aree interessate in modo da ottenere il corretto gioco di luci ed ombre.

 STEP 8

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A questo punto la fase di colorazione del serpente è praticamente terminata, mancano solo alcuni ritocchi. Nella foto si possono notare sia l’immagine di riferimento che un campione della pelle utilizzata per rivestire la sella e le parti in cuoio della moto.
Essendo su base bianca il serpente risulta più scuro di quello che in realtà è, una volta definito il resto del disegno, l’effetto finale sarà infatti differente.

STEP 9

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Procedo ora alla colorazione dello sfondo, fatto di rocce e sabbia, che farà da cornice al soggetto principale e dovrà risultare sfocato. Questa fase non richiede un eccessiva precisione ma è comunque necessaria un attenta osservazione delle luci e delle ombre.
I colori che utilizzo sono molto simili a quelli del serpente, dopotutto riproducono l’ambiente in cui esso vive e deve mimetizzarsi.

STEP 10

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Come visibile da questa foto e tenendo conto delle precedenti, anche per la realizzazione dello sfondo procedo dapprima con i colori scuri, poi con quelli chiari ed infine alternandoli entrambi.
Noterete che il sonagli collegato alla coda del serpente è stato cancellato, questo perché nell’insieme mi sembrava stonasse un po’ troppo, distogliendo l’attenzione dal resto del soggetto. Per cancellarlo non ho fatto altro che continuare su di esso il disegno presente sullo sfondo.

STEP 11

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A lavoro quasi ultimato, i contorni esterni all’intero disegno ed alcune aree dello sfondo sono stati definiti utilizzando il nero, inoltre è stata fatta l’aggiunta di altri dettagli in modo da completare e rendere realistico il soggetto.

STEP 12

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Ecco finalmente il serbatoio terminato, interamente realizzato a mano libera e senza l’ausilio di mascherine, con lo scopo di dare il giusto realismo e una certa tensione all’intero disegno. Non resta altro che passarlo in carrozzeria per il trasparente finale e sarà pronto per ritornare dalla sua proprietaria.

Questo ed altri miei lavori li potete trovare sul mio nuovo sito http://www.fb-airbrush-art.it

Questo w-end, a partire da Venerdi 11 fino a Domenica 13 Aprile si terrà presso il complesso fieristico MalpensaFiere una nuova edizione del “Kustom Road”, evento motoristico dedicato al mondo delle due ruote e non solo.

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Come lo scorso anno sarò qui presente con il mio stand ed una esposizione di oggetti aerografati quali caschi, serbatoi e quadri.

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Nella giornata di Sabato si terrà una nuova edizione del contest “Kustom Art in the Garage” organizzato da “kustomgarage.it”, dove noi artisti presenti in fiera ci esibiremo utilizzando tecniche come aerografia, lettering e pinstriping al fine di decorare un oggetto che ci verrà messo a disposizione. La Domenica il pubblico presente potrà votare l’opera migliore, che riceverà i premi messi a disposizione dagli sponsor.

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Vi lascio ad alcune foto della precedente edizione invitandovi a partecipare numerosi all’evento, una buona occasione questa per vedere in diretta la creazione di un lavoro ad aerografo o per farmi domande in merito alla tecnica che utilizzo.

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A presto!
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Scrivo oggi questo breve articolo per fare alcune riflessioni sul termine “personalizzazione”, in particolare legata al mondo artistico dell’aerografia che per l’appunto fa ampio uso della parola “custom”, ovvero personalizzato.
Spesso per ciò che accade (o perlomeno ciò che ho potuto notare io nei quasi 15 anni in cui mi dedico con passione a quest’arte) è che la persona generalmente interessata ad un lavoro ad aerografo vede questa tecnica come un modo per riprodurre, nel migliore dei casi in modo economico, grafiche loghi o personaggi già visti altrove o come già esistono in altri contesti.

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Non molti percepiscono l’arte “custom” dell’aerografo come un occasione per poter rendere unico, originale e diverso dagli altri un proprio oggetto, con temi e soggetti strettamente legati alla propria persona ed esperienza al fine di poter dire, una cosa così la possiedo solo io ed è stata creata appositamente per me.
La tendenza è rifarsi a cose già viste, basterebbe invece poco per tramutare in qualcosa di unico un proprio oggetto, un casco, una moto o qualsiasi altra cosa, dentro la quale possano essere riportate immagini, informazioni o una semplice frase che si rifanno al vissuto della persona che lo possiede.

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L’aerografia fatta ad un certo livello, non va quindi vista come un modo economico per cambiare aspetto ad un oggetto o per riprodurlo in maniera similare ad uno originale, l’aerografia è una forma d’arte in grado di rendere unico un proprio oggetto, le tele dell’artista diventano un casco, una moto, il cofano di un auto o ancora una parete e su queste tele l’artista è chiamato a realizzare una creazione rispettando i gusti di chi la commissiona. Non si usano stampanti, trasferelli o trucchi, il tutto viene realizzato interamente a mano e per questo se fatta bene, ad un aerografia ed al lavoro dell’artista va certamente riconosciuto il suo valore.

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Alla prossima!

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Ciò che rende unica l’aerografia è la possibilità di poter realizzare dipintpraticamente su ogni tipo di superficie.

Carta, cartoncino, tela, pareti, plastiche, metallo sono le superfici comunemente dipinte, ma è facile andare oltre, come negli esempi descritti in questo articolo, dove vi mostrerò l’aerografia su legno.

Nel caso specifico si tratta di aerografia su cetre, strumenti musicali spesso usati durante le funzioni religiose.

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Il legno è per sua natura poroso e ciò facilita il fissaggio del colore spruzzato, se il legno si presenta in fogli di compensato allo stato naturale come in questo caso, non serve una preparazione specifica prima di aerografarlo.

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A fine dipinto e per un fissaggio ottimale verrà applicata sull’intero strumento musicale una resina protettiva e successivamente saranno assemblate le corde metalliche che andranno a completare lo strumento rendendolo funzionante.

Come spesso accade quando si parla di aerografia “custom” ovvero personalizzata, i soggetti scelti seguono i gusti del cliente. In questo caso vista la funzione degli strumenti, si tratta come potete vedere di soggetti liturgici.

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Non c’è quindi limite alla personalizzazione con aerografo, personalizzare vuol dire rendere unico un oggetto, oltre che con il disegno, anche con un nome, una frase, una dedica o quant’altro contribuisca a legarlo alla persona che lo ha richiesto.

Alla prossima!

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Vi presento in questo nuovo articolo dedicato al custom painting uno dei miei ultimi lavori realizzati su un auto, nello specifico sul cofano di un utilitaria, che come spesso accade è la parte che più si presta per effetto e visibilità ad essere aerografata.

Protagonista in questa occasione è Miss Piggy, noto personaggio dei Muppet. La proprietaria dell’auto è infatti una grande appassionata di questa serie televisiva, così che sul cofano non poteva far mancare il ritratto del suo personaggio preferito.

Sfruttando le proprietà dell’aerografo, ho fatto in modo che il disegno venisse sfumato verso il colore di fondo del cofano in modo da non creare il classico effetto “stile adesivo” ma qualcosa di più artistico e particolareggiato. Seppur semplice questo disegno da sicuramente un tocco di originalità all’auto, distinguendola dalle altre e legandola in modo particolare alla sua proprietaria tanto che lo stesso mezzo è stato dai lei ribattezzato ironicamente “scrofomobile”! 🙂

Il disegno finale è stato protetto con due mani di trasparente bicomponente in modo da resistere per sempre alle intemperie ed ai lavaggi.

Vi lascio alle foto di questo nuovo lavoro, che terrei come semplice esempio per dire che spesso non serve stravolgere la grafica di un mezzo per renderlo particolare ma anche un piccolo “ritocco” a volte può fare la differenza.

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Alla prossima!

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ll “True Fire” è una tecnica di aerografia inventata e diffusa dall’artista Americano Mike Lavallee a metà degli anni 2000…quando si parla di “True fire” infatti, per gli addetti ai lavori il richiamo va subito al suo nome. Molti artisti in tutto il mondo hanno appreso la sua tecnica, grazie anche a tutorial da lui stesso commercializzati e che “come una fiammata” hanno permesso che questa tecnica venisse sempre più spesso utilizzata.

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Tra questi artisti “sperimentatori” rientro anche io 😉 ed alcuni lavori di questo genere li ho fatti sebbene non abbia approfondito il tema, anche perchè come si sa, il mercato in Italia per questo tipo di creazioni non è così florido come potrebbe essere in America o ancora in Germania.

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Ho avuto comunque la fortuna di incontrare di persona Mike Lavallee a Las Vegas in occasione del Sema Show 2010 e vederlo all’opera, ovviamente non solo con questo tipo di tecnica, dato che lui stesso è un artista dell’aerografo a 360°.

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Vi lascio quindi ad alcune mie creazioni in tema di true fire, prima di dedicarmi alla prossima che verrà realizzata su un auto e della quale riporterò prossimamente uno step-by-step dedicato… 😉

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Sabato 23 Novembre all’interno dell’evento Swiss Bodypainting Art Festival 2013, presso il centro congressi a Lugano (Svizzera), io e le mie colleghe Elena e Fiorella, siamo stati ospiti come team Colorsensation allo stand Vyrus, nota casa motociclistica italiana creatrice di autentiche “opere d’arte e tecnologia” su due ruote.

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L’obiettivo del nostro team, era quello di realizzare una dimostrazione artistica che unisse l’arte alla tecnologia facendole diventare una cosa sola. Le nostre arti che si manifestano con il bodypainting (pittura su corpo) ed il custompainting (pittura su veicoli) hanno preso vita contemporaneamente, e mentre Elena e Fiorella erano detite al bodypainting sulla modella, io ho avuto a mia disposizione per l’intera giornata una Vyrus modello 986 M2 con telaio interamente in carbonio, da dipingere e trasformare in sintonia con il lavoro sul corpo della modella.

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Come accade in questi casi, tutto il lavoro va studiato preventivamente in modo da farlo perfettamente combaciare con le caratteristiche e le idee che animano la filosofia del marchio che ci ha ospitato, in questo caso Vyrus appunto.

Pura Follya Tecnologica” è il motto che anima tutto il mondo che ruota attorno a questa moto dalle linee futuristiche e dotata di una tecnologia a dir poco “extraterreste”.

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Sposando questo motto, la nostra scelta di grafica è stata di stile biomeccanico ed alieno, usando colori perlati ed iridescenti e linee che andavano a combaciare sia con le forme del corpo della modella che con le forme del telaio della moto.

La sfida soprattutto per la parte grafica realizzata sulla moto, è stata quella di dover portare a termine tutto entro la sera stessa ed in contemporanea al bodypainting.

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Il nostro lavoro senza sosta dalle 11.00 del mattino fino alle 19.00 ha permesso ai numerosi visitatori che hanno partecipato all’evento, di poter seguire lo sviluppo di entrambe le tecniche su corpo e su telaio, il primo dipinto da Elena e Fiorella con pennelli e spugne ed applicazione di effetti speciali, il secondo da me interamente realizzato ad aerografo e con l’uso di una tecnica di verniciatura detta “Marblizing”.

Il risultato con nostra soddisfazione e del team Vyrus è stato quello voluto, una perfetta fusione tra arte e tecnologia, tra corpo umano e corpo meccanico, possiamo veramente dire che le fatiche spese in questo progetto sono valse ad ottenere qualcosa di unico.

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In questo bel video, realizzato dall’amico Massimo che ha piazzato una macchina fotografica a riprenderci per l’intera giornata, con scatti intervallati ogni 30 sec, potete vedere tutto il nostro lavoro sintetizzato in circa 2 minuti.

 

Per il resto vi lascio alle foto presenti nell’articolo, non prima di ringraziare la nostra bravissima modella Naomi ed a seguire in modo particolare l’amico Antonio Silvestro, organizzatore dello Swiss Bodypainting Art Festival che ci ha permesso di avvicinare i due mondi, quello del bodypainting a quello della tecnologia su due ruote Vyrus.

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Ringrazio inoltre il simpaticissimo Renzo, progettista e proprietario della moto che ho avuto a disposizione e “last but not least” Ascanio Rodorigo proprietario del marchio Vyrus che ci ha consentito di realizzare questa inedita ed innovativa esibizione.

Alla prossima!

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