Archive for the ‘Auto’ Category

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Sono stati due mesi di lavoro intenso quelli che ho trascorso a restaurare ed aerografare la mia nuova auto, per un totale di 320 ore, ma finalmente posso presentarvela in questo articolo dove passo passo sono visibili le varie fasi principali del lavoro di decorazione ad aerografo.
Dal restauro della carrozzeria al disegno in vero e proprio, tutto il lavoro è stato eseguito a mano.
Ho ora in programma di scrivere un articolo dettagliato sulle varie fasi di realizzazione e presentarlo ad una rivista estera specializzata in aerografia, al fine di poterlo pubblicare.
Eccovi per ora in anteprima le foto principali di questo lungo lavoro di aerografia e non da ultimo di carrozzeria.

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Sono ancora necessarie alcune modifiche estetiche e meccaniche alla macchina, che terminerò in primavera, al fine di renderla davvero una “fuoriserie”…non che così non richiami già una buona parte di attenzioni, ma restano alcuni dettagli da sistemare quali dei nuovi cerchi, gomme e un bell’assetto…buona visione!

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Il Kustom Road 2014, rassegna motoristica dedicata al mondo kustom delle due e quattro ruote, si è svolto da Venerdi 11 a Domenica 13 Aprile presso il complesso fieristico MalpensaFiere.

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Diversi gli espositori che hanno occupato i 3 padiglioni messi a disposizione dalla fiera, nella cui area esterna oltre alle moto ed auto americane e non dei visitatori, vi erano show con stuntmen e dimostrazioni di drifting.

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Nel padiglione 3 grazie al supporto di “KustomGarage on-line Magazine” una intera zona è stata dedicata a noi artisti, con presenza di aerografisti, pinstriper e decoratori.
Qui ho esposto il mio stand in stile “Hawaiian-Kustom” 😉 con i miei lavori ad aerografo e pinstriping.

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Nelle giornate di Venerdi e Domenica ho realizzato sul posto alcuni pinstriping, in particolare la decorazione di specchi, mentre al Sabato, assieme agli arti artisti presenti ho partecipato al contest indetto per l’occasione a tema Rock ‘n Roll.

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Ognuno di noi ha dipinto la sagoma di una chitarra in legno mdf, con la tecnica a lui preferita. Ovviamente io ho realizzato il lavoro interamente ad aerografo e partendo da una base bianca.
A dipinti terminati e per tutta la giornata di Domenica, il pubblico presente ha potuto votare il migliore.

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Con mia soddisfazione, mi sono piazzato al primo posto a pari merito con la bravissima Aryk, che ha realizzato il suo lavoro con tecnica a pennello e smalti.

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L’occasione, più che per competere con gli artisti presenti è stata valida per mostrare le mie creazioni al pubblico, numeroso soprattutto la Domenica.
Tra noi artisti vi è stata una piacevole collaborazione e mentre erano in corso le votazioni delle opere abbiamo realizzato un dipinto sull’ultima sagoma di chitarra rimasta ancora bianca. Ognuno con la propria tecnica ha apportato una parte di grafica realizzando in breve tempo il lavoro che vedete in questa foto.

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In attesa della prossima edizione un saluto…anche da parte sua e…

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….alla prossima!

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Vorrei dedicare questo nuovo articolo alla mia macchina storica, una Ford Fiesta del 1997 che per oltre 10 anni mi ha accompagnato in innumerevoli avventure artistiche collezionando, oltre ad una lunga serie di sguardi, ben 267.000 km!

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Nato come mio primo esperimento di decorazione su un auto, il disegno che ho interamente realizzato ad aerografo si rifà al mondo dei delfini e prende ispirazione da un quadro creato dall’artista Hawaiiano C. Lassen.
Come regola principale nel custom, il disegno e la grafica scelta è bene che si adattino alla forma del soggetto da decorare, in questo caso le forme tondeggianti della mia Fiesta le ho ritenute adatte per ospitare una grafica avente per tema i delfini.

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Mantenendo come base la colorazione originale verde scuro metallizzato, ho creato sull’intera auto raffigurazioni di delfini e fondali marini in modo tale da farli sembrare quasi tatuati sull’auto stessa.
I colori utilizzati sono stati solo tre, il bianco e due azzurri metallizzati, ottenendo un risultato finale in parte surreale.

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Il tempo necessario per realizzare il tutto, tra la preparazione di fondo ed il disegno ad aerografo è stato di tre settimane circa, non sono infatti questi, lavori che possono essere fatti in giornata, come lo è ad esempio l’ormai di moda “wrapping”, che consiste nel creare grafiche sulle auto tramite l’uso di pellicole adesive prestampate.
L’auto, che ancora oggi utilizzo soprattutto per i brevi tragitti, punto a mantenerla e conservarla come si farebbe con un oggetto da collezione.
A mio parere infatti un qualsiasi oggetto al di la del valore commerciale, una volta personalizzato e decorato diventa un pezzo unico, una creazione artistica a tutti gli effetti unica e personale.

Alla prossima!

Vi presento in questo nuovo articolo dedicato al custom painting uno dei miei ultimi lavori realizzati su un auto, nello specifico sul cofano di un utilitaria, che come spesso accade è la parte che più si presta per effetto e visibilità ad essere aerografata.

Protagonista in questa occasione è Miss Piggy, noto personaggio dei Muppet. La proprietaria dell’auto è infatti una grande appassionata di questa serie televisiva, così che sul cofano non poteva far mancare il ritratto del suo personaggio preferito.

Sfruttando le proprietà dell’aerografo, ho fatto in modo che il disegno venisse sfumato verso il colore di fondo del cofano in modo da non creare il classico effetto “stile adesivo” ma qualcosa di più artistico e particolareggiato. Seppur semplice questo disegno da sicuramente un tocco di originalità all’auto, distinguendola dalle altre e legandola in modo particolare alla sua proprietaria tanto che lo stesso mezzo è stato dai lei ribattezzato ironicamente “scrofomobile”! 🙂

Il disegno finale è stato protetto con due mani di trasparente bicomponente in modo da resistere per sempre alle intemperie ed ai lavaggi.

Vi lascio alle foto di questo nuovo lavoro, che terrei come semplice esempio per dire che spesso non serve stravolgere la grafica di un mezzo per renderlo particolare ma anche un piccolo “ritocco” a volte può fare la differenza.

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Alla prossima!

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ll “True Fire” è una tecnica di aerografia inventata e diffusa dall’artista Americano Mike Lavallee a metà degli anni 2000…quando si parla di “True fire” infatti, per gli addetti ai lavori il richiamo va subito al suo nome. Molti artisti in tutto il mondo hanno appreso la sua tecnica, grazie anche a tutorial da lui stesso commercializzati e che “come una fiammata” hanno permesso che questa tecnica venisse sempre più spesso utilizzata.

AEROGRAFIA+AIRBRUSH+MOTO+CUSTOM    AEROGRAFIA+AIRBRUSH+SKATE+TRUE+FIRE

Tra questi artisti “sperimentatori” rientro anche io 😉 ed alcuni lavori di questo genere li ho fatti sebbene non abbia approfondito il tema, anche perchè come si sa, il mercato in Italia per questo tipo di creazioni non è così florido come potrebbe essere in America o ancora in Germania.

COFANO+AEROGRFIA+AIRBRUSH+FLAVIO+BOSCO    AEROGRAFIA+TRUE+FIRE

Ho avuto comunque la fortuna di incontrare di persona Mike Lavallee a Las Vegas in occasione del Sema Show 2010 e vederlo all’opera, ovviamente non solo con questo tipo di tecnica, dato che lui stesso è un artista dell’aerografo a 360°.

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Vi lascio quindi ad alcune mie creazioni in tema di true fire, prima di dedicarmi alla prossima che verrà realizzata su un auto e della quale riporterò prossimamente uno step-by-step dedicato… 😉

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Prenderà il via domani 5 Novembre al Las Vegas Convention Center e si protrarrà fino a Venerdi 8, il SEMA Show 2013, il più grande evento a livello mondiale dedicato al mondo automotive e custom.

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Qui gli addetti ai lavori appassionati delle quattro ruote e della personalizzazione ad aerografo e non solo, si può tranquillamente dire che trovano il loro “paradiso”.

Un area espositiva talmente grande che servono 2 giorni per girarla completamente.

Ho avuto la fortuna nel 2010 di poter visitare questa “Mecca” dedicata al custom e vi riporto in questo articolo una breve cronaca ed immagini di quanto li possiate trovare.

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Va precisato che benchè l’evento attragga decine di migliaia di persone da tutto il mondo, questo non è aperto al pubblico ma solo agli addetti ai lavori del settore, questo per farvi capire l’importanza che esso ha.

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La cosa che mi ha colpito di più è questa enorme distesa di veicoli customizzati e di tutti i tipi, veicoli che davvero occupano ogni angolo della fiera, un auto od una moto che qui ad una qualsiasi nostra fiera del settore verrebbero poste su un trono in primo piano, li le puoi trovare dietro un angolo o in aree di poco passaggio…giusto per capire quante veramente ve ne siano e di che valore.

Così come le auto in esposizione, anche gli stand espositivi non si contano e in alcuni di questi…al dilà degli incontri con ragazze mozzafiato…è possibile trovare gli artisti top del settore aerografia e decorazioni custom e per chi come me è appassionato per l’appunto di aerografia, non è cosa da tutti i giorni.

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Se nei padiglioni della fiera ci si può perdere, l’area esterna “più contenuta” e forse simile a quella delle nostre fiere maggiori, offre continui show ed acrobazie dei personaggi top del settore e giusto per citarne uno vi riporto il nome di un certo Ken Block.

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A tutto questo se sommiamo il fatto che fuori dalla fiera ci si può immergere nella Fabulous Las Vegas, con temperature estive anche in questo mese di Novembre…….direi che mi è venuta una gran voglia di ritornarci….spero per il prossimo anno ormai. Se voi per caso siete ancora in tempo, un viaggio da quelle parti ve lo consiglio sicuramente.

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 Alla prossima!

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Un w-end ricco di presenze quello che si è appena concluso a Brescia in occasione del Rombo di Tuono 2013, fiera dedicata al mondo custom delle due ruote tenutasi il 5-6 Ottobre.

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L’evento è ritornato nei nuovi padiglioni della fiera e la risposta da parte di espositori e pubblico non è tardata ad arrivare.

Gran presenza di kustomizers soprattutto italiani e oltre ad essi non è mancata un intera area dedicata al vintage ed alle auto d’epoca americane.

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Grazie all’organizzazione di “KustomGarage.it” ho preso parte alla manifestazione esponendo il mio stand e mettendo in mostra caschi, serbatoi e lavori di pinstriping.

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Una decina di altri artisti hanno esposto in questo nostro “villaggio artistico dedicato al kustom” e tutti con pazienza e precisione ci siamo sfidati in un amichevole contest dipingendo la fiancata di un serbatoio in vetroresina, fornitoci da Elaboratorio, uno degli sponsor presenti.

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Il pubblico ha così potuto ammirare come nasce un lavoro ad aerografo piuttosto che di pinstriping.

I lavori terminati sono stati esposti in modo da poter essere votati dai passanti, allo scopo di nominare i vincitori, decretati sia dai voti popolari ricevuti in fiera che da quelli ricevuti dalla pubblicazione delle foto sulla pagina facebook di kustomgarage.it.

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In classifica al primo posto si è piazzato il pinstriper Fats, al secondo SheilAerografie ed al terzo Cisko.

I premi (1 aerografo iwata, colori e riviste) sono stati messi in palio dall’azienda WoWColors e da KustomGarage.it

Sicuramente un esperienza da ripetere e da portare avanti in modo che sempre più persone possano prenderne parte ed il pubblico possa capire quale lavoro artigianale c’è dietro ad ogni opera.

Alla prossima…

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Vi presento in questa occasione un mio nuovo lavoro realizzato su una Fiat 500 Abarth.

Il desiderio del proprietario era di reinterpretare in stile camouflage, le caratteristiche bande laterali rosse presenti sulle auto di serie, mantenendone inalterate le dimensioni e non rinunciando ovviamente alla scritta ABARTH.

L’auto era già “sotto i ferri” in carrozzeria per altri lavori ed ho approfittato per posizionarla comodamente e procedere con la creazione della grafica, fatta ad aerografo e principalmente con la tecnica della mascheratura con frisket, una pellicola a bassa adesività facilmente intagliabile dalla quale ho ricavato le sagome mimetiche.

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I colori utilizzati e preparati preventivamente, sono basi a solvente, scelti per il fatto che asciugano rapidamente e sono molto resistenti pur applicando sopra pellicole per mascheratura.   A fine lavoro e come di consueto sono state applicate in forno di verniciatura due mani di trasparente a proteggere la grafica.

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Come visibile dalle foto, in aggiunta alle fasce laterali e con la stessa procedura sono stati dipinti anche gli specchietti.

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Pur essendo piuttosto semplice come grafica, la scelta di reinterpretarla in modo originale attirerà sicuramente molte più attenzioni verso l’auto, personalizzare significa rendere unici i propri oggetti e per fare questo non serve certo stravolgerli, è sufficiente quel tocco che fa la differenza rispetto a tutto il resto della “massa”.

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Alla prossima pubblicazione www.fb-airbrush-art.it

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Non capita tutti i giorni, soprattutto dalle mie parti, di potersi imbattere in una fiammante Corvette come quella che andrò a presentare in questo step-by-step.

Il desiderio del proprietario era di rendere la macchina ancora più aggressiva di quello che già e’, e per questo mi ha incaricato di pensare ad una grafica che facesse al caso suo.

Come spesso mi capita, anche questa volta prendo ispirazione dalla natura e propongo al mio cliente un tema che riprende una feroce tigre al centro del cofano, mentre sul resto dello stesso e sulle fiancate, decido di rappresentare una bandiera a scacchi mossa e strappata dal vento.

La mia idea viene presto promossa ed ora non mi resta che portare la macchina lontano da occhi indiscreti e cominciare in tutta tranquillità il mio lavoro…

STEP 1

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Il cofano e le portiere, vengono per prima cosa puliti ed opacizzati a dovere, tutte le parti in plastica presenti ai lati della macchina vengono mascherate ed infine l’intera superficie viene pulita attentamente con solvente antisilicone in modo da rimuovere qualsiasi traccia di grasso o sporco.

A questo punto sono pronto per iniziare a tracciare il disegno, come si può notare dalla foto, l’apertura dell’enorme cofano facilita un po’ le cose, è come se la macchina si fosse improvvisamente trasformata in una grossa lavagna.

Per la tracciatura iniziale mi avvalgo di un proiettore per diapositive, in modo da poter ricreare fedelmente i numerosi dettagli presenti nella foto ed allo stesso tempo non correre il rischio di sbagliare le proporzioni…tutto sommato sto lavorando su un cofano grande quasi quanto la mia macchina.

STEP 2

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Utilizzando il colore bianco e seguendo i contorni dell’immagine proiettata, traccio il disegno direttamente ad aerografo in tutti i suoi particolari. I colori utilizzati sono basi opache Glasurit serie 55, il bianco è molto coprente ma nonostante questo preferisco lavorare per strati leggeri fino a raggiungere dopo vari passaggi una copertura quasi totale.

Così facendo, il rosso di base mi torna anche utile per ottenere già dall’inizio un suggerimento sulla colorazione finale di parti come la lingua, le gengive o il naso.

STEP 3

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Continuo ad aggiungere bianco, soprattutto nelle zone ricoperte di pelo, in questa fase il proiettore viene spento e come riferimento tengo una stampa dettagliata dell’immagine.

Indubbiamente avrei fatto prima a verniciare di bianco l’area interessata dal disegno, e a lavorare poi con il nero, il rischio però era di ottenere un effetto meno realistico, anche a causa del forte contrasto causato dalla base stessa. Optando invece per la soluzione che ho scelto, già al termine della tracciatura e sfruttando il rosso dell’auto che ancora si intravede, la tigre sembra più viva e carica di tensione.

STEP 4

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A questo punto posso iniziare a lavorare con il nero. In questo caso viene utilizzato un colore molto diluito e come per le fasi già descritte procedo per strati leggeri, in modo da portare gradualmente tutta l’immagine allo stesso livello di saturazione.

Da questa foto e dalle precedenti si può notare come nella parte sinistra del cofano e proseguendo sulla portiera, siano presenti le linee del contorno della bandiera che disegnerò in seguito, a differenza del resto queste sono state tracciate con il gesso e seguendo la forma della macchina.

Come è noto infatti, nel custom painting non è solo importante che la grafica sia bella, ma è altrettanto importante che si adatti bene alla forma del veicolo.

STEP 5

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Torniamo ora alla nostra docile tigre….continuo con l’aggiungere nero per strati leggeri, alternandolo dove necessario con il bianco in modo da rendere tutto il disegno più compatto.

In questa fase e per le fasi successive, procedo osservando attentamente la stampa di riferimento.

A questo punto praticamente tutti i dettagli sono stati evidenziati, ma più che una tigre del Bengala questa si direbbe la sua parente Siberiana, inizio dunque a preparare i colori necessari per renderla ancora più realistica e simile alla foto di riferimento.

STEP 6

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Utilizzando un beige e del marrone scuro, dipingo le parti del muso che lo richiedono, cercando come sempre di non esagerare ma di distribuire il colore in modo uniforme. Come molti probabilmente sanno, è facile aggiungere colore su colore ma se poi qualcosa va storto è ben più difficile poter tornare indietro e correggere il tutto.

Oltre a quelli nominati fino ad ora, gli altri colori utilizzati sono il giallo per i denti ed un rosa carne per dettagli come la lingua e il naso.

Un buon diluente lento è quello che serve per preparare questi colori, non solo perché il lavoro è stato fatto in piena estate, ma anche perché consente in ogni caso di poter lavorare più a lungo senza correre il rischio che questi si secchino sulla punta dell’aerografo.

A proposito di aerografo, quello che ho utilizzato per tutto il lavoro è un Paasche VSR90…che è anche il mio preferito!

STEP 7

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Ecco il risultato ottenuto dopo diversi passaggi e sovrapposizioni di colore.

Per tutto il lavoro fatto sulla tigre non sono mai state utilizzate mascherature, di conseguenza lavorando a mano libera su certi dettagli poteva crearsi il cosiddetto overspray, se ciò succedeva andavo a correggere sovrapponendo del nuovo colore di base sulla zona segnata.

Queste correzioni sono state possibili grazie al fatto che i colori utilizzati non sono trasparenti ma opachi e quindi coprenti.

STEP 8

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Dopo una meritata pausa, riprendo il lavoro continuando dalla grafica tracciata su parte del cofano e sulla fiancata sinistra della macchina. Come già accennato andrò a rappresentare una bandiera a scacchi strappata e mossa dal vento.

I segni fatti in precedenza con il gesso mi servono come linea guida per stendere il nastrino flessibile da 3mm ed ottenere così una chiara idea sull’andamento della grafica.

In caso di modifiche a quest’ultima, il nastrino è facilmente rimovibile e riposizionabile.

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Terminato il posizionamento del nastrino, è ora necessario riportare lo stesso disegno sull’altro lato della macchina in maniera simmetrica.

Per fare questo utilizzo della carta da carrozzeria per mascheratura, che per prima cosa viene applicata con attenzione su tutta la fiancata.

Oltre a coprire il nastrino adesivo, è necessario che la carta raggiunga alcuni punti da tenere come riferimento per quando verrà riposizionata sull’altro lato.

In particolare i punti scelti sono lo stemma della macchina, la parte superiore del cofano, la ruota anteriore sinistra e il battiporta.

Utilizzando un gesso colorato, ripasso tutte le zone citate ottenendo così il risultato visibile in foto.

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Armato di tanta pazienza e di un rudimentale compasso, dopo aver tolto con attenzione la carta, la posiziono poco alla volta su un panno morbido e comincio a forare la parte interna lungo tutto il contorno ottenuto con il gesso…(aaargh!…non ho mai desiderato tanto possedere una “pounching weel” come in questo momento!)

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Terminato il lavoro di foratura, rovescio la carta e la applico sull’altra fiancata della macchina tenendo come riferimento i segni tracciati sulla parte superiore del cofano, sul battiporta, sul passaruota e sullo stemma, in modo da essere sicuro di ottenere una grafica simmetrica a quella già tracciata.

Con un tampone di cotone e del borotalco, ripasso tutta la zona forata.

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Terminato lo spolvero e rimossa con attenzione la carta, ottengo in breve tempo la linea desiderata. Soffiando con decisione elimino l’eccesso di borotalco, per poi passare alla fase successiva.

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In questa fase la grafica viene completamente tracciata.

Per fare ciò ho seguito con il nastrino i tratti ottenuti con il borotalco, dopodiché utilizzando del solvente antisilicone all’acqua ho pulito nuovamente il cofano, soprattutto nelle zone maggiormente toccate con le dita.

Le mani devono essere sempre ben pulite e sgrassate, evitando così di lasciare segni indesiderati sulla superficie.

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dopo qualche ora, ecco come si presenta la macchina.

Per prepararla così come la si vede in foto ho utilizzato della tranfer paper nelle zone limitrofe al nastrino, questa ultima è stata poi tagliata con un bisturi molto affilato seguendo i contorni della bandiera.

Il nastrino ha funzionato sia da linea guida che da base per il taglio, in modo da non correre il rischio di incidere la carrozzeria.

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A questo punto entra in scena il mio amico e collaboratore Andrea, con una pistola da carrozzeria a bassa pressione provvede in breve tempo a verniciare di bianco entrambe le fiancate ed il cofano della macchina fino alle vicinanze della tigre.

Per precauzione e per evitare overspray la tigre viene temporaneamente coperta con una mascheratura mobile.

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Al calare della notte recupero nuovamente il proiettore ed alcune diapositive fatte ad una bandiera a scacchi da me costruita. Proietto la bandiera su entrambi i lati e sul cofano, e armato di matita nera ne ripasso leggermente i contorni. In un tempo relativamente breve riesco così ad ottenere la traccia del disegno finale, ma come vedremo la parte più impegnativa arriverà nel prossimo step….

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eccoci infatti ad un altro momento che richiede pazienza ed attenzione, la mascheratura di tutti gli scacchi della bandiera che alla fine dovranno restare bianchi. Utilizzando del nastro di carta e con l’aiuto di un bisturi, copro uno ad uno tutti i quadrati precedentemente segnati.

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Terminata l’applicazione del nastro e dopo uno scrupoloso controllo, procedo con la verniciatura in nero della bandiera.

A vernice asciutta rimuovo una ad una tutte le parti mascherate.

Come si può notare dalla foto il contrasto tra i quadrati bianchi e quelli neri è molto forte, questa caratteristica toglie un po’ di realismo alla bandiera, che deve invece sembrare mossa dal vento.

Nella fase successiva quindi traccerò una serie di sfumature con il nero molto diluito, in modo da creare i necessari contrasti di luce ed ombra.

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Ecco come si presenta la macchina dopo aver tolto tutte le mascherature ed aver dipinto le ombre…dopo gli ultimi ritocchi è ormai giunto il momento di spacchettarla e di riaprire il grosso cofano.

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Una volta riaperto il cofano, non mi resta che unire la testa della tigre al resto della grafica. Per far questo inizio col dipingere una base bianca che va a sovrapporsi in parte alla bandiera ed in parte alla tigre.

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Terminata la base bianca, procedo con il nero a disegnare il resto del pelo, che allontanandosi dalla testa dell’animale assume sempre più le sembianze della bandiera.

In questa fase effettuo anche gli ultimi ritocchi di colore sulla testa della tigre, considerando che ora si trova in un contesto di scacchi bianchi e neri e non più in contrasto con uno sfondo rosso.

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Dopo due settimane di pieno lavoro, finalmente la macchina è pronta per riprendere la strada e raggiungere la vicina carrozzeria, dove verranno applicate diverse mani di trasparente e dove verrà lucidata a dovere.

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In conclusione, spero che questo step by step sia stato abbastanza esauriente…vi ho svelato così una delle ricette per rendere ancora più attraente una macchina che lo è già per natura!

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