Posts Tagged ‘colori aerografia’

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Scrivo oggi questo breve articolo per fare alcune riflessioni sul termine “personalizzazione”, in particolare legata al mondo artistico dell’aerografia che per l’appunto fa ampio uso della parola “custom”, ovvero personalizzato.
Spesso per ciò che accade (o perlomeno ciò che ho potuto notare io nei quasi 15 anni in cui mi dedico con passione a quest’arte) è che la persona generalmente interessata ad un lavoro ad aerografo vede questa tecnica come un modo per riprodurre, nel migliore dei casi in modo economico, grafiche loghi o personaggi già visti altrove o come già esistono in altri contesti.

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Non molti percepiscono l’arte “custom” dell’aerografo come un occasione per poter rendere unico, originale e diverso dagli altri un proprio oggetto, con temi e soggetti strettamente legati alla propria persona ed esperienza al fine di poter dire, una cosa così la possiedo solo io ed è stata creata appositamente per me.
La tendenza è rifarsi a cose già viste, basterebbe invece poco per tramutare in qualcosa di unico un proprio oggetto, un casco, una moto o qualsiasi altra cosa, dentro la quale possano essere riportate immagini, informazioni o una semplice frase che si rifanno al vissuto della persona che lo possiede.

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L’aerografia fatta ad un certo livello, non va quindi vista come un modo economico per cambiare aspetto ad un oggetto o per riprodurlo in maniera similare ad uno originale, l’aerografia è una forma d’arte in grado di rendere unico un proprio oggetto, le tele dell’artista diventano un casco, una moto, il cofano di un auto o ancora una parete e su queste tele l’artista è chiamato a realizzare una creazione rispettando i gusti di chi la commissiona. Non si usano stampanti, trasferelli o trucchi, il tutto viene realizzato interamente a mano e per questo se fatta bene, ad un aerografia ed al lavoro dell’artista va certamente riconosciuto il suo valore.

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Alla prossima!

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Vi presento in questo nuovo articolo dedicato al custom painting uno dei miei ultimi lavori realizzati su un auto, nello specifico sul cofano di un utilitaria, che come spesso accade è la parte che più si presta per effetto e visibilità ad essere aerografata.

Protagonista in questa occasione è Miss Piggy, noto personaggio dei Muppet. La proprietaria dell’auto è infatti una grande appassionata di questa serie televisiva, così che sul cofano non poteva far mancare il ritratto del suo personaggio preferito.

Sfruttando le proprietà dell’aerografo, ho fatto in modo che il disegno venisse sfumato verso il colore di fondo del cofano in modo da non creare il classico effetto “stile adesivo” ma qualcosa di più artistico e particolareggiato. Seppur semplice questo disegno da sicuramente un tocco di originalità all’auto, distinguendola dalle altre e legandola in modo particolare alla sua proprietaria tanto che lo stesso mezzo è stato dai lei ribattezzato ironicamente “scrofomobile”! 🙂

Il disegno finale è stato protetto con due mani di trasparente bicomponente in modo da resistere per sempre alle intemperie ed ai lavaggi.

Vi lascio alle foto di questo nuovo lavoro, che terrei come semplice esempio per dire che spesso non serve stravolgere la grafica di un mezzo per renderlo particolare ma anche un piccolo “ritocco” a volte può fare la differenza.

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Alla prossima!

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ll “True Fire” è una tecnica di aerografia inventata e diffusa dall’artista Americano Mike Lavallee a metà degli anni 2000…quando si parla di “True fire” infatti, per gli addetti ai lavori il richiamo va subito al suo nome. Molti artisti in tutto il mondo hanno appreso la sua tecnica, grazie anche a tutorial da lui stesso commercializzati e che “come una fiammata” hanno permesso che questa tecnica venisse sempre più spesso utilizzata.

AEROGRAFIA+AIRBRUSH+MOTO+CUSTOM    AEROGRAFIA+AIRBRUSH+SKATE+TRUE+FIRE

Tra questi artisti “sperimentatori” rientro anche io 😉 ed alcuni lavori di questo genere li ho fatti sebbene non abbia approfondito il tema, anche perchè come si sa, il mercato in Italia per questo tipo di creazioni non è così florido come potrebbe essere in America o ancora in Germania.

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Ho avuto comunque la fortuna di incontrare di persona Mike Lavallee a Las Vegas in occasione del Sema Show 2010 e vederlo all’opera, ovviamente non solo con questo tipo di tecnica, dato che lui stesso è un artista dell’aerografo a 360°.

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Vi lascio quindi ad alcune mie creazioni in tema di true fire, prima di dedicarmi alla prossima che verrà realizzata su un auto e della quale riporterò prossimamente uno step-by-step dedicato… 😉

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Sabato 23 Novembre all’interno dell’evento Swiss Bodypainting Art Festival 2013, presso il centro congressi a Lugano (Svizzera), io e le mie colleghe Elena e Fiorella, siamo stati ospiti come team Colorsensation allo stand Vyrus, nota casa motociclistica italiana creatrice di autentiche “opere d’arte e tecnologia” su due ruote.

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L’obiettivo del nostro team, era quello di realizzare una dimostrazione artistica che unisse l’arte alla tecnologia facendole diventare una cosa sola. Le nostre arti che si manifestano con il bodypainting (pittura su corpo) ed il custompainting (pittura su veicoli) hanno preso vita contemporaneamente, e mentre Elena e Fiorella erano detite al bodypainting sulla modella, io ho avuto a mia disposizione per l’intera giornata una Vyrus modello 986 M2 con telaio interamente in carbonio, da dipingere e trasformare in sintonia con il lavoro sul corpo della modella.

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Come accade in questi casi, tutto il lavoro va studiato preventivamente in modo da farlo perfettamente combaciare con le caratteristiche e le idee che animano la filosofia del marchio che ci ha ospitato, in questo caso Vyrus appunto.

Pura Follya Tecnologica” è il motto che anima tutto il mondo che ruota attorno a questa moto dalle linee futuristiche e dotata di una tecnologia a dir poco “extraterreste”.

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Sposando questo motto, la nostra scelta di grafica è stata di stile biomeccanico ed alieno, usando colori perlati ed iridescenti e linee che andavano a combaciare sia con le forme del corpo della modella che con le forme del telaio della moto.

La sfida soprattutto per la parte grafica realizzata sulla moto, è stata quella di dover portare a termine tutto entro la sera stessa ed in contemporanea al bodypainting.

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Il nostro lavoro senza sosta dalle 11.00 del mattino fino alle 19.00 ha permesso ai numerosi visitatori che hanno partecipato all’evento, di poter seguire lo sviluppo di entrambe le tecniche su corpo e su telaio, il primo dipinto da Elena e Fiorella con pennelli e spugne ed applicazione di effetti speciali, il secondo da me interamente realizzato ad aerografo e con l’uso di una tecnica di verniciatura detta “Marblizing”.

Il risultato con nostra soddisfazione e del team Vyrus è stato quello voluto, una perfetta fusione tra arte e tecnologia, tra corpo umano e corpo meccanico, possiamo veramente dire che le fatiche spese in questo progetto sono valse ad ottenere qualcosa di unico.

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In questo bel video, realizzato dall’amico Massimo che ha piazzato una macchina fotografica a riprenderci per l’intera giornata, con scatti intervallati ogni 30 sec, potete vedere tutto il nostro lavoro sintetizzato in circa 2 minuti.

 

Per il resto vi lascio alle foto presenti nell’articolo, non prima di ringraziare la nostra bravissima modella Naomi ed a seguire in modo particolare l’amico Antonio Silvestro, organizzatore dello Swiss Bodypainting Art Festival che ci ha permesso di avvicinare i due mondi, quello del bodypainting a quello della tecnologia su due ruote Vyrus.

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Ringrazio inoltre il simpaticissimo Renzo, progettista e proprietario della moto che ho avuto a disposizione e “last but not least” Ascanio Rodorigo proprietario del marchio Vyrus che ci ha consentito di realizzare questa inedita ed innovativa esibizione.

Alla prossima!

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Prenderà il via domani 5 Novembre al Las Vegas Convention Center e si protrarrà fino a Venerdi 8, il SEMA Show 2013, il più grande evento a livello mondiale dedicato al mondo automotive e custom.

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Qui gli addetti ai lavori appassionati delle quattro ruote e della personalizzazione ad aerografo e non solo, si può tranquillamente dire che trovano il loro “paradiso”.

Un area espositiva talmente grande che servono 2 giorni per girarla completamente.

Ho avuto la fortuna nel 2010 di poter visitare questa “Mecca” dedicata al custom e vi riporto in questo articolo una breve cronaca ed immagini di quanto li possiate trovare.

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Va precisato che benchè l’evento attragga decine di migliaia di persone da tutto il mondo, questo non è aperto al pubblico ma solo agli addetti ai lavori del settore, questo per farvi capire l’importanza che esso ha.

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La cosa che mi ha colpito di più è questa enorme distesa di veicoli customizzati e di tutti i tipi, veicoli che davvero occupano ogni angolo della fiera, un auto od una moto che qui ad una qualsiasi nostra fiera del settore verrebbero poste su un trono in primo piano, li le puoi trovare dietro un angolo o in aree di poco passaggio…giusto per capire quante veramente ve ne siano e di che valore.

Così come le auto in esposizione, anche gli stand espositivi non si contano e in alcuni di questi…al dilà degli incontri con ragazze mozzafiato…è possibile trovare gli artisti top del settore aerografia e decorazioni custom e per chi come me è appassionato per l’appunto di aerografia, non è cosa da tutti i giorni.

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Se nei padiglioni della fiera ci si può perdere, l’area esterna “più contenuta” e forse simile a quella delle nostre fiere maggiori, offre continui show ed acrobazie dei personaggi top del settore e giusto per citarne uno vi riporto il nome di un certo Ken Block.

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A tutto questo se sommiamo il fatto che fuori dalla fiera ci si può immergere nella Fabulous Las Vegas, con temperature estive anche in questo mese di Novembre…….direi che mi è venuta una gran voglia di ritornarci….spero per il prossimo anno ormai. Se voi per caso siete ancora in tempo, un viaggio da quelle parti ve lo consiglio sicuramente.

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 Alla prossima!

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Realizzo su richiesta corsi base individuali di aerografia indirizzati a chi vuole per la prima volta affacciarsi a questa tecnica pittorica.

Il corso, della durata di due giorni (18 ore), ha come scopo quello di fornire le informazioni necessarie per il corretto utilizzo dello strumento e degli accessori ad esso correlati.

L’aerografo non è una “bacchetta magica”, ma uno strumento che va innanzitutto conosciuto e solo dopo aver imparato a “domarlo” arriveranno i primi risultati.

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Il corso è così suddiviso:

PRIMO GIORNO

-presentazione dell’aerografo nelle sue varie versioni, breve storia relativa alla sua nascita ed utilizzo.

-presentazione degli accessori correlati all’uso dell’ aerografo (compressori,tubi aria, supporti, accessori per la pulizia e manutenzione dello strumento)

-presentazione delle varie tipologie di colori utilizzabili con l’aerografo.

-smontaggio e rimontaggio completo di un aerografo, differenze prinicipali tra i vari modelli.

-prove pratiche su carta da disegno, volte al controllo dello strumento.

-confronto tra un utilizzo corretto dell’aerografo ed uno scorretto , con visione dei risultati che ne conseguono.

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SECONDO GIORNO

-scelta di un soggetto da rappresentare su carta da disegno

-scelta degli accessori utili ed affiancabili all’aerografo per la colorazione del disegno (matite, gomme, mascherine mobili, mascherine fisse, materiali di uso comune utilizzabili per la creazione di effetti)

-colorazione del soggetto da parte dell’allievo, con particolare attenzione per la stesura dei colori, la creazione di ombre ed alteluci, l’utilizzo di tecniche base ed accessori per la creazione di effetti particolari.

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Il corso si svolgerà a Cambiago (MI), a 2 Km dall’uscita casello autostradale Cavenago Cambiago su A4 Milano-Venezia e a 5 km dalla stazione della metropolitana MM2 Gessate.

La durata è di due giorni consecutivi (Sabato-Domenica) o in alternativa diviso in due Sabati consecutivi.

Possibilità di pernotto a 100mt dalla sede del corso.

Trattandosi di un corso individuale e su prenotazione, le date vengono concordate direttamente in base agli impegni del periodo.

L’allievo avrà a disposizione presso il mio laboratorio tutto il materiale necessario per lavorare nei 2 giorni di corso ed il vantaggio di essere esclusivamente seguito nell’apprendimento di questa tecnica.

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Per ricevere ulteriori dettagli potete inviare una mail a flavio.fb@hotmail.it

Nel settore del custompainting un ruolo di tutto rispetto lo ha il pinstriping, ovvero la decorazione di oggetti o veicoli, effettuata utilizzando appositi smalti e pennelli con lunghe setole (a forma cosidetta di spada – “sword”) che permettono di ottenere precise grafiche composte da linee colorate.

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Ben più antica dell’aerografia, la decorazione di oggetti e veicoli con grafiche caratterizzate da linee era già presente ai tempi degli egizi e dei romani, ovviamente fatta allora con metodi e mezzi differenti da quello che è il concetto moderno del pinstriping.

Il concetto moderno di pinstriping così come lo intendiamo noi nel settore custom ha origine negli anni 40-50 del secolo scorso.

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Fino ad allora comunque i veicoli a 2 e 4 ruote erano si abbelliti con linee armoniose che ne seguivano i profili, ma queste mantenevano uno stile classico.

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Con il boom del dopoguerra nell’industria automobilistica in USA e con la nascita di tutto ciò che ruota attorno al mondo del rock’n roll e degli Hot Rod americani, quelle che erano state fino ad allora classiche linee si sviluppano in motivi sempre più intricati e colorati.

Tra i capostipiti del moderno pinstriping vi furono gli americani Tommy the Greek e Von Dutch, quest’ultimo artista poliedrico che generò i primi “intrecci” di linee simmetriche quasi per caso, a seguito di una richiesta di un cliente che gli chiese di coprire dei graffi presenti sull’auto con una grafica fatta a pennello. Da allora di strada ne è stata fatta e di artisti di questo genere ne sono nati molti, il tutto però fino a non molto tempo fa proliferava principalmente oltre oceano.

In Italia questo particolare modo di “tirare linee” era praticamente sconosciuto e praticato, salvo che per rarissime eccezioni. Diffusi erano invece coloro che oggi gli anziani restauratori di bici e moto d’epoca chiamano “filettattori” ovvero persone che nelle aziende dell’epoca decoravano biciclette, moto o eventualmente auto con la classica tecnica di pinstriping, tracciando cioè precise linee colorate che andavano ad esaltare ed assecondare le forme dei telai.

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Oserei dire che prima dell’avvento di internet i pinstriper moderni si potevano contare sulle dita di una mano in Italia, tra questi non si può fare a meno di citare il noto Ettore “Blaster” Callegaro.

Verso la fine degli anni 90, grazie alla diffusione delle informazioni via web, alla sempre maggiore facilità di reperire prodotti dall’estero e in Italia, il fenomeno del pinstriping ha preso sempre più piede, tant’è che oggi nelle fiere italiane dedicate al custom, questa tecnica sta vivendo una seconda giovinezza ed è molto facile imbattersi in un pinstriper in azione.

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Nel mio caso utilizzo questa tecnica in abbinamento all’aerografia, più spesso mi capita di decorare o meglio “filettare” alla vecchia maniera telai di biciclette o moto d’epoca.

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Questo articolo lo ho arricchito con fotografie di lavori creati da me, per un approfondimento nel mio sito potete trovare una sezione dedicata… http://www.fb-airbrush-art.it/indexcustom.html

Alla prossima…

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Un w-end ricco di presenze quello che si è appena concluso a Brescia in occasione del Rombo di Tuono 2013, fiera dedicata al mondo custom delle due ruote tenutasi il 5-6 Ottobre.

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L’evento è ritornato nei nuovi padiglioni della fiera e la risposta da parte di espositori e pubblico non è tardata ad arrivare.

Gran presenza di kustomizers soprattutto italiani e oltre ad essi non è mancata un intera area dedicata al vintage ed alle auto d’epoca americane.

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Grazie all’organizzazione di “KustomGarage.it” ho preso parte alla manifestazione esponendo il mio stand e mettendo in mostra caschi, serbatoi e lavori di pinstriping.

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Una decina di altri artisti hanno esposto in questo nostro “villaggio artistico dedicato al kustom” e tutti con pazienza e precisione ci siamo sfidati in un amichevole contest dipingendo la fiancata di un serbatoio in vetroresina, fornitoci da Elaboratorio, uno degli sponsor presenti.

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Il pubblico ha così potuto ammirare come nasce un lavoro ad aerografo piuttosto che di pinstriping.

I lavori terminati sono stati esposti in modo da poter essere votati dai passanti, allo scopo di nominare i vincitori, decretati sia dai voti popolari ricevuti in fiera che da quelli ricevuti dalla pubblicazione delle foto sulla pagina facebook di kustomgarage.it.

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In classifica al primo posto si è piazzato il pinstriper Fats, al secondo SheilAerografie ed al terzo Cisko.

I premi (1 aerografo iwata, colori e riviste) sono stati messi in palio dall’azienda WoWColors e da KustomGarage.it

Sicuramente un esperienza da ripetere e da portare avanti in modo che sempre più persone possano prenderne parte ed il pubblico possa capire quale lavoro artigianale c’è dietro ad ogni opera.

Alla prossima…

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Una delle cose che più apprezzo dell’aerografo, è che ha davvero pochi limiti di utilizzo, permette di dipingere praticamente su ogni superficie, ovviamente scegliendo di caso in caso un tipo di colore adatto.

In questo nuovo articolo a tal proposito vi presento un lavoro creato su un paio di Converse All-Star, che essendo in tela si prestano molto bene alla colorazione con l’aerografo.

La base di colore bianco è l’ideale per far risaltare la vernice, soprattutto se si vogliono utilizzare colori brillanti.

Prima di cominciare, le parti in plastica come il logo e il contorno suola vengono mascherate con nastro di carta per evitare di sporcarle con il colore.

Il resto, come in questo caso viene lasciato alla fantasia e strato dopo strato, colore dopo colore la grafica viene completata, anche con l’ausilio di stencil per mascheratura, a seconda dell’effetto che si desidera ottenere.

Chi indosserà queste scarpe, sicuramente non passerà inosservato. Ecco che un altro oggetto comune, grazie al tocco dell’aerografo, si è trasformato in un pezzo unico e originale, decorato interamente a mano!

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One of the things that I like the most about airbrush art, is that the airbrush can be used to paint almost everything, choosing each time the right type of paint.

In this new article I would like to present you an artwork done on the famous Converse All-Star shoes, which are an ideal support to be painted, due to the fabric used to make them.

The white fabric is perfect to enhance the brilliance of the colors used in the painting process.

First of all, all the plastic parts of the shoes are masked with tape, to avoid airbrush overspray.

The final result it is up to the fantasy of the artist, the graphic it is completed layer by layer and adding several colors, also using some stencil to obtain different effects.

The owner of these shoes won’t be unnoticed for sure, thanks to the airbrush another object of common use it has been transformed into an original and unique handmade piece of art!

Alla prossima!

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Giusto per rimanere in tema “camouflage” vi presento in questo articolo un lavoro fatto per un appassionato di soft-air, gioco di squadra che prevede la simulazione di combattimenti militari con l’utilizzo di armi ad aria compressa….e proprio una di queste armi giocattolo è la protagonista di questo articolo.

Queste solitamente si presentano di colore nero opaco, ciò che mi è stato chiesto è una colorazione mimetica.

Smontata nelle varie parti che la compongono, per prima cosa è stata opacizzata con carta abrasiva, dopodichè sono state coperte e mascherate con nastro di carta, le parti che non dovevano essere verniciate.

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La prima fase della verniciatura consiste nell’applicazione di un fondo aggrappante.

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A questo punto viene applicata la base, per l’occasione di colore beije chiaro.

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Dopodichè in varie fasi e con i colori dapprima verde, poi marrone ed infine nero, viene realizzata la tipica colorazione militare.

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Un mano di trasparente finale, per l’occasione opaco, ha completato il tutto e protetto la grafica realizzata.

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Lavori come questo sebbene non siano di grandi dimensioni spesso richiedono più pazienza di altri viste le parti minute, il risultato finale ripaga comunque delle ore spese…!

Alla prossima pubblicazione!

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